IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 39 del decreto-legge 30 giugno 1993, n. 212, con il quale la gestione fuori bilancio del Fondo per la protezione civile e' stata prorogata al 31 dicembre 1993; Considerato che in occasione degli attentati dinamitardi perpetrati il giorno 27 luglio 1993 in Roma ed in Milano sono andati distrutti o gravemente danneggiati beni di valore artistico e culturale nonche' edifici di proprieta' privata e comunale e sono stati recati danni fisici a persone e distrutti o gravemente danneggiati beni mobili di proprieta' privata; Vista la nota in data 29 luglio 1993 con la quale il Ministro dell'interno chiede l'emanazione di un'ordinanza ai sensi dell'art. 5, commi 3 e 4, della legge n. 225/1992 diretta a conseguire immediati interventi di prima assistenza e riparazione dei danni suindicati ricorrendo nella fattispecie la situazione di pericolo e la possibilita' di maggiori danni a persone o cose; Considerato che, a seguito di contatti informali con i prefetti di Roma e di Milano, l'ammontare dei danni prodotti dagli eventi dinamitardi di cui sopra, viene valutato, in base ad una prima sommaria stima in lire 35 miliardi; Considerato che nel cap. 6878 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1993 esiste la disponibilita' necessaria per fronteggiare tale spesa; Ritenuto che nelle fattispecie sopradescritte sussistano i presupposti normativi previsti dall'art. 5, primo e terzo comma, della legge n. 225 del 1992; Ravvisata l'opportunita' di delegare il sovrintendente per i beni ambientali ed architettonici ed il sovrintendente per i beni archeologici di Roma ad adottare i provvedimenti necessari, anche in deroga ad ogni normativa ed in particolare alle norme di contabilita' generale dello Stato, alle norme procedurali di cui alla legge 1 marzo 1975, n. 44, e al decreto del Presidente della Repubblica 17 maggio 1978, n. 509, volti alla riparazione dei danni provocati dall'attentato di cui sopra alla chiesa di S. Giorgio al Velabro ed ai monumenti adiacenti, facendo ricorso anche a trattative private; Ravvisata, altresi', l'opportunita' di delegare i prefetti di Roma e Milano all'adozione di tutti i provvedimenti necessari per l'attuazione degli interventi volti al ripristino dei beni immobili di proprieta' privata e comunale, nonche' per assicurare l'assistenza ed il soccorso ai privati danneggiati nella persona o/e nei beni dagli attentati di cui sopra; Considerato che nella seduta del giorno 29 luglio 1993 il Consiglio dei Ministri ha esaminato, su relazione del Presidente del Consiglio, la situazione determinata dagli attentati di Roma e Milano del 27 luglio 1993 ravvisando la necessita' di immediati interventi da parte del Governo ed ha approvato lo schema della presente ordinanza; Visto l'art. 13 della legge 28 ottobre 1986, n. 730, concernente le modalita' di rendicontazione da parte dei soggetti accreditatari dei fondi stanziati a valere sul Fondo per la protezione civile; Avvalendosi dei poteri conferitigli ed in deroga ad ogni contraria norma ed, in particolare, al regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, al regio decreto 23 maggio 1924, n. 827, e successive modificazioni ed integrazioni, alle norme procedurali di cui alla legge 1 marzo 1975, n. 44, al decreto del Presidente della Repubblica 17 maggio 1978, n. 509, ed all'art. 7 del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 149; Dispone: Art. 1. 1. Il sovrintendente per i beni ambientali ed architettonici ed il sovrintendente per i beni archeologici di Roma sono delegati ad adottare i provvedimenti necessari, anche in deroga ad ogni normativa ed in particolare alle norme di contabilita' generale dello Stato, alle norme procedurali di cui alla legge 1 marzo 1975, n. 44, e al decreto del Presidente della Repubblica 17 maggio 1978, n. 509, alla riparazione dei danni provocati nella chiesa di San Giorgio al Velabro dall'attentato dinamitardo del 27 luglio 1993, facendo ricorso anche a trattative private. 2. Restano ferme le competenze di coordinamento e di controllo dei direttori generali del Ministero per i beni culturali e ambientali.